Rockettari, rider di motociclette, animi irrequieti; ma anche amanti della convivialità alla mano e della birretta comoda, passeggiatori del quartiere Isola con la voglia di una pausa senza formalità. Questo posto un po’ anni Cinquanta è per voi tutti: KD House, aperto nel 2012, è un covo di balorda bellezza, gioiellino di qualità nascosta e perfetta destinazione per quelle sere lente e genuine che non importa quando finiscono. Tanto Stefano sarà comunque farvi da bere, a tenervi testa e compagnia, e uno spettacolo a tarda ora al Blue Note, lì dietro, vale la pena in ogni caso.
Né tavoli, né divanetti, solo sgabelli, leggete appiccicato da qualche parte nel locale; è un pub vecchia maniera, con poco spazio e una valanga di vibrazioni di qualità. Spine sempre pronte, miscelazione minimale, buona e diretta come il sorriso di chi vi sta di fronte, e soprattutto, si può dire, uno dei burger più buoni della città, con Frankie a regnare sulla piastra. Un paio d’ore appollaiati al banco del KD House vi faranno spaziare tra prezzari di salumeria d’antan, fotografie di motori che sembrano roboare dalle pareti, cartelli a caso e l’energia sempre positiva di un luogo per tutte le sere. L’acqua della zona pare avesse proprietà di un certo livello; ma fidatevi che un paio di pinte qui e vi sentirete alla stessa maniera.